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Il movimento ingenuo delle foglie

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Dimmi del movimento delle foglie -
che lingua parlano, quali trame raccontano,
e se oggi come sempre dondolano con forze
calibrate a un unico volere.
Manca un tassello almeno
a ogni puzzle che compone il giorno -
credevi completo un lato ma c'era un vuoto
nascosto nell'incastro.
Eppure noi - in luoghi ormai troppo abitati
per non essere effetto e causa di fardelli da portare,
lungaggini della legge, fitte dolenti di amore disprezzato,
torti di oppressori e altre bazzecole come la fatidica domanda
se esserci o non esserci - noi, certi giorni che ci scorrono dentro
come venature nelle foglie,
delle foglie intercettiamo il cuore,
e come ipnotizzati dal loro accennarci ora a un più vicino, ora a un più lontano,
respiriamo sere al rallentatore, l'attesa strenna di una gioia
che è sul punto di venire.
Flutti galleggianti in un vento a lungo cercato -
solo sul tardi viene -
sappiamo che le nuvole poco fa borbottanti
al nostro indugiare sono nostra madre.
Sorridendo al coraggio ritrovato
ci porta fuori, permettendoci perfino di giocare.
Così ci sentiamo fratelli delle foglie,
del loro interminabile e fiduciosoo dire sì al vento -
a quello che forse nemmeno sa, e nemmeno vuole.

 Alberto Becca - 26/08/2015 07:53:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

E’ positivo, corretto, arricchente sentirsi fratelli/sorelle delle foglie: anche perchè cio’ ci fa sentire piu’ vicini ad altri parenti, le radici, che, senza farsi vedere, crescono (a volte a dismisura) in silenzio fortificando gli alberi, rendendoli solo0di, integrandosi con il terreno circostantee rappresentando i pilastri sui cui rami e foglie possono crescere. Diviene per tutti una grande famiglia (geneaologica ?) dove, inevitabilmente, qualche ramo secco cade...o qualche foglia viene inopinatamente strappata da qualche passante, per motivi che nessuno conoscerà mai.....

  Cristina Bizzarri - 25/08/2015 20:06:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Grazie John. Lo penso anch’io che è da stringere e più tardi ci provo!
Saluti dai pochi clienti rimasti al bar Monastero APA, cioè io!

 Giovanni Baldaccini - 25/08/2015 19:31:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

mi sono piaciuti alcuni spunti, anche se io avrei "stretto" un po’... (senti chi parla, visto l’ultima lunghissima che ho messo). Un saluto dalle reliquie del monastero APA.

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